Prendi un pappagallo, un talismano e un paio di occhi viola ...
Sono tornata Vintagina e, prima che mi soffino anche questa idea, si metta agli atti che Vivo Vintage apre il filone delle Donne nella Moda!
Sì perché amiamo le Donne, sì perché amiamo la Moda, sì perché amiamo il gossip e le storie d'amore con dettagli torbidi
e infatti
AVVERTENZA
L'articolo in questione è vietato ai puri di cuore, ai buoni, agli amanti dei lieto fine...
...e BASTA POI MI FERMO altrimenti, con questi requisiti, il primo a non poterlo leggere è Angelo!
E allora mettiti comoda amicamia (soprattutto se non hai l'abbonamento a Discovery) perché sarò io a raccontarti la favola - trasformatasi in dramma - di Patrizia nonchiamatemiReggiani voglioessereunaGucci!
La storia ha inizio quando la nostra Principessa ha soli 20 anni ma bellezza, sinuosità e ambizione a iosa, quando incontra - ovviamente ad una Festa - il suo Principe con doppia G: il bel Maurizio.
I presenti raccontano che bastò uno sguardo per far scoccare la scintilla, che davvero fu Cupido a metterci lo zampino e poco importa se di mezzo ci si misero ville, viaggi e barche in regalo (anche quelli difficili da non amare), Patrizia e Maurizio si innamorarono sul serio!
13 anni di lusso sfrenato, capricci, pretese.
13 anni di spilli nascosti nei cuscini, incantesimi e scaramanzie.
Patrizia fa di tutto per tenersi stretta suo marito ma Maurizio se ne va, con una valigia troppo piccola e una scusa ancora più piccola, e la bella rimane da sola: con due figlie da far grandi, un impero a cui dire addio e solo una cartomante per amica.
Patrizia condannata perché troppo forte, troppo avida, troppo innamorata? Forse solo troppo qualcosa.
E allora ecco che arriva il rancore, l'odio che avvelena, l'odio che ammala.
Patrizia è alla ricerca disperata di papabili serial killer: chiede all'avvocato, al macellaio, così come si cerca una cameriera ad ore.
Ci mette 8 anni e un'esportazione di tumore al cervello finché Pina Auriemma, l'amica maga (che di carte e magie, per sua stessa ammissione, poco ne sa e meno ci crede) la aiuta a mettere in pratica i suoi intenti.
Poco ci importa di verità e di colpe, di giudizi e redenzioni.
Quello che è un fatto è che Patrizia trascorrerà 17 anni nel Victor Residence - come ribattezza il carcere di San Vittore - con la compagnia di due furetti, innumerevoli boccette di profumo e un giardino da annaffiare.
Anni tranquilli, ancora circondata da opulenza, ancora dedita allo shopping (
"Non innocente ma Non colpevole", come lei stessa si definisce, a 70 anni o giù di lì Patrizia torna libera: non è più la Principessa di un tempo, la prigione l'ha trasformata in Strega.
E la Strega ha sempre il rossetto e i tacchi alti, indossa il sorriso da cattiva ma ha gli occhi tristi, dice di stare bene, di aver voltato pagina ma io non lo so se ti credo Patrizia.
Non ho avuto uno yacht per il mio compleanno e mio marito non mi ha lasciata per una bionda più giovane di me, non ho figlie che non mi parlano più e mi negano un vitalizio (ammettiamolo: stellare) e non mi aggiro per Milano con le mani ingioiellate e un pappagallo sulla spalla.
Ma sono convinta non sia una passeggiata Patrizia e allora ti accontento: per me rimani tu Lady Gucci e pazienza se quella vera, quella che si chiama così sui documenti, è vittima da anni di questo vezzo che diventa scambio di identità.
Pazienza se tuo suocero ti reputava solo una scalatrice sociale e per le tue amiche del tempo il tuo bouquet era troppo grande.
Pazienza se la moda non l'hai fatta ma l'hai amata, respirata, persa e poi rimpianta.
La tua storia non è ancora finita Patrizia e aspettiamo che venga raccontata ancora (da Ridley Scott nel suo prossimo film) e, se potessi, ti farei una SOLA, GRANDE, UNICA domanda
e no, non è "ti sei pentita?"
la vera domanda è
"LADY GAGA SARA' ALL'ALTEZZA DI ESSERE TE?"